Torino è una città particolare, divisa fra pianura e collina, in cui i moderni grattacieli di Torino si integrano con un centro storico in cui è possibile sentire e vivere la Storia che ha portato all’Unità d’Italia, il tutto con lo sfondo naturale dato dalla catena alpina. Di Torino si sentono ancora i luoghi comuni legati alla FIAT, e alla città grigia e triste, che non accoglie, e popolata da persone fredde e cortesi. Torino allo stesso tempo è vittima di numerosi malintesi e fraintendimenti, spesso legati alla sua apparente freddezza e all’aura aristocratica che sembrava trasmettere, per via della presenza delle tracce visibili dei Savoia, i Re d’Italia. Allo stesso modo, è stata fraintesa e resa icona allo stesso tempo, durante lo sviluppo industriale italiano: vera “capitale del lavoro”, “città dell’automobile” e “metropoli operaia”. Tutto ciò non risponde appieno a quello che è il vero cuore pulsante di Torino, il suo costante slancio imprenditoriale e produttivo, sia all’interno della regione sia, storicamente, ben oltre la cinta (solo apparentemente invalicabile) delle Alpi.
Torino non è solo storia e palazzi, è anche giardini e verde, e i parchi cittadini sono parte integrante della vita cittadina, diventando in alcuni casi mete loro stessi di visite, storia e cultura, come il Parco del Valentino, che ospita il Borgo Medievale, piccola rocca costruita in occasione dell’Esposizione Universale del 1884 e oggetto di alcune delle fotografie più scenografiche.
Altrettanto scenografiche e imponenti sono le fotografie scattate in quello che è una delle eccellenze torinesi, italiane ed europee: il Museo Egizio di Torino. Si tratta del secondo museo egizio per importanza al mondo, secondo solo a quello de Il Cairo, e ospita reperti importantissimi, tanto che alle origini dell’egittologia, Champollion dichiarò che “la strada per Menfi e Tebe passa da Torino”. Nella sua semplicità esteriore dei palazzi, Torino nasconde gemme e tesori, come la Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, conservata a Palazzo Carignano ma anche gioielli come la Cappella dei Banchieri, commercianti e Mercanti, conosciuta in tutto il mondo (arrivano dal giappone per ammirarla) ma poco nota agli stessi torinesi e che contiene, oltre a opere artistiche di gran pregio, anche un importante Calendario Perpetuo meccanico ideato tra il 1831 e il 1835 dal matematico e astronomo Giovanni Plana.
Non bastano 176 pagine a narrare l’evoluzione, anche stilistica e artistica di Torino, che ospita diversi esemplari di edifici liberty che, da soli, meriterebbero una pubblicazione dedicata. Non va dimenticato che Torino non è completa senza ciò che la circonda, a partire da Superga, basilica che domina la città, arrivando alla Corona di Delizie, le regge sabaude che circondano la città, a partire da Venaria Reale, passando per la Palazzina di Caccia di Stupinigi, e arrivando a Villa della Regina. La città non si è fermata sui fasti del passato, e in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006 è iniziato un profondo rinnovamento, che ha portato la città a diventare la capitale della cultura. Grazie a questo libro e alle fotografie che illustrano la storia e la città, avrete modo di iniziare a conoscere una città che, nonostante la fama di freddezza e di scarsa ospitalità, non vede l’ora di farsi scoprire.
Titolo: TORINO
Autori: Giuseppe Parola, Ornella Paletto
Editore: SASSI Editore
ISBN: 978-88-6860-501-8
Pagine: 176
Immagini: Più di 150 a colori
Sito Web: www.sassieditore.it/product/torino/