L’Osteria la Zelata

 


L’Osteria la Zelata, è un luogo  rustico/moderno e molto conviviale, caratterizzato da un’ambiente accogliente e da una buona cultura per il cibo tradizionale Lombardo/Pavese. La gestione ha solo rapporti con i migliori produttori locali, veri artigiani del gusto, che tramandano la prelibatezza dei prodotti nel tempo.

  

Lasagnetta di Pasta Fresca, Gamberi di Fiume e Asparagi Verdi
Lasagnetta di Pasta Fresca, Gamberi di Fiume e Asparagi Verdi

 


Condivisione e genuinità, sono gli elementi che rendono buona la cucina della Zelata, che viene servita attraverso un menu  variabile e stagionale, arricchito da proposte davvero molto interessanti in quanto creatività.

 

I punti di forza della cucina si intrecciano con le capacità degli chef; Matteo Simonato e Mattia Abussi, pronti a garantirvi un’esperienza di degustazione dei piatti tipici completa, la presentazione è piacevole e il gusto invitante al palato, troviamo certamente solide certezze come il risotto con l’Ossobuco, Ganascino di manzo, la frittura della nonna, (taleggini, mondeghili e souplì di zucchine e salsiccia), la preziosa giardiniera fatta in casa,  gli straordinari salumi di Varzi DOP, la cotoletta con l’osso come da tradizione con chips di patate, la deliziosa  pancia di maiale, il vitello tonnato con fondo bruno, c’è sicuramente una buona selezione di piatti tipici.

La zona parla di cultura, la location è raccolta, ha saputo mantenere il calore delle vecchie osterie ,  al piano superiore troviamo  una deliziosa saletta con un grande tavolo conviviale.  E con l’arrivo  la bella stagione vi sarà allestito un dehors esterno.

 


 

 

 

 


La cantina offre vini selezionati di ottimi produttori del pavese e non, capace di condurvi lungo un interessante itinerario eno-gastronomico.

Bella l’idea di creare una lista di cocktail originali per chi predilige un buon aperitivo come inizio.


 

 


 

 

 

 

Conosciamoli meglio

Matteo, di origini lombardo-venete, si è formato all’istituto alberghiero e all’Etoile di Chioggia. A 19 anni ha avuto l’occasione di un’importante esperienza in Australia che lo ha aiutato a perfezionare la sua tecnica e ad approfondire insoliti abbinamenti. Cina, Tailandia e Marocco, prima di rientrare in Italia con Misha Sukyas all’Alchimista e poi allo Spice. Attualmente è anche lo chef personale di un principe saudita.


 

Mattia, milanese, è cresciuto nel tempio sacro di famiglia, la cucina, visto che il padre aveva un ristorante in zona Stazione Centrale, il Pearl. Frequenta il Carlo Porta, accumula esperienze con Officina12, El Porteno e Armani cafè, prima di trasferirsi insieme al fratello in Spagna, nella provincia di Tarragona, dove apre un ristorante italiano. Rientrato in patria, è un amante della genuinità e della tradizione.


 

 


 

 

 

 

 

Mano al portafogli

Spenderete in medio a persona bevande incluse 40€

 

 

 

Buono a sapersi

Per dedicare ancor più attenzione all’offerta culinaria, la Zelata dedica serate a tema di un ingrediente, e di un territorio, una scelta che integra  i confini della zona per far si di allargare di tanto in tanto il panorama gastronomico, alimentando  l’estro creativo degli chef.

 


La Zelata

Bereguardo (PV)

 

Telefono: 0382928178

 

San Brite L’Agricucina Dello Chef Riccardo Gasparini


San Brite è la singolare agricucina a Cortina d’Ampezzo, un luogo dove la tradizione e la creatività di Riccardo Gaspari e Ludovica Rubbini creano un continuo fermento. San Brite è luogo dove trascorrere del tempo rigenerando corpo e mente, sarete circondati da panorami mozzafiato, da colori e sensazioni che restano dentro, le Dolomiti sono pura poesia, così come San Brite.

 


Via libera dunque, un vecchio fienile ristrutturato dove l’atmosfera è rimasta intatta come se il tempo si fosse fermato, accanto la boutique di formaggi del Piccolo Brite, fiore all’occhiello di tante specialità.

SanBrite ha aperto nel luglio del 2017 in località Alverà, a due passi dal centro, una filiera” di famiglia l’arte produttiva agroalimentare, che diventa così protagonista unica e diretta.

vogliamo fare una cucina di montagna seria, con gli ingredienti giusti e piatti da ricordare”.


San Brite

La cucina di San Brite è una cucina che mantiene stretti legami con il territorio, ricette che valorizzano il meglio della natura, semplicità e entusiasmo trascinante, il risultato è una gastronomia dal sapore schietto, lasciando così che il palato colga tutti i suoi sapori.

La cucina di Riccardo Gaspari si rivela in tutta la sua importanza, rispecchiando usi e costumi del vivere montano.

SanBrite

La location rispecchia la magia del passato, ad accogliervi in sala c’è Giuliana e Ludovica, un ambiente fatto di materiali pesanti, caldi come il legno, solide e accoglienti , le piccole finestre quadrate aprono la vista verso spazi verdeggianti, di bianco, di azzurro. E, quando nevica, cenare al piano superiore vi trasporterà in un altro mondo, in uno splendido eco di un’antica leggerezza ed eleganza.


Nel mese di giugno il SanBrite resterà chiuso (ma è aperto l’agriturismo di famiglia) e prima di concedarsi per un po’ di riposo Riccardo Gaspari, lo chef del San Brite, sarà a Treviso, sabato 2 giugno, per un corso speciale inserito nel programma dell’evento “Cibo a Regola d’Arte”. 

Sabato 2 giugno, alle ore 12.00 nello Spazio Accademy di Palazzo Giacomelli (Piazza Garibaldi, 13 a Treviso), in occasione della prima delle due giornate dell’evento “Cibo a Regola d’Arte”, Riccardo Gaspari, lo chef dell’agricucina SanBrite di Cortina d’Ampezzo (BL), illustrerà tutti i passaggi per realizzare questo piatto speciale. (il corso ha un costo di 24,50 euro a persona e va prenotato).


SanBrite

Una proposta gastronomica deve raccontare un emozione, bisogna compiere il viaggio insieme per raggiungere quella soddisfazione che appaga mente e palato, il San Brite è una bella testimonianza, il giusto coronamento per risvegliare tutti i sensi.

 


 

 

 

 

Ristorante SanBrite

Via Alverà – 32043 Cortina d’Ampezzo

Tel. +39 0436 863882

La Pagina facebook del ristorante

La seconda edizione di “Grani Futuri 2018 ” sta per arrivare

Si presenta la seconda edizione di “Grani Futuri” 2018 , A San Marco in Lamis, dal 16 al 18 giugno. Il pane è un alimento antichissimo unico e inconfondibile, raccontato anche nella Bibbia è fonte di cultura e condivisione, certamente simbolo di nutrizione in tutto il mondo.

Si dice “ buono come il pane ”, Grani Futuri mette insieme Fornai e chef da diverse regioni d’Italia con l’obiettivo di creare rete, sinergie, confronto e crescita.

Tra i protagonisti chef stellati come Viviana Varese (Alice Ristorante, Eataly Milano), Antonio Cera fornaio economista, che ha contribuito alla lievitazione di questo progetto. Antonio Lebano (Terrazza Gallia Hotel Excelsior, Milano), Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto), Luca Lacalamita (già Enoteca Pinchiorri, Firenze). Dall’estero la chef Zahie Tellez, ambasciatrice della nuova cucina messicana.

 

GRANI FUTURI ( piatto)

GRANI FUTURI oggi è diventato un movimento culturale, economico, sociale, una esperienza che ti porta a vivere le dimostrazioni sul campo pratico, racconti, assaggi, che verranno trasmesse dalle massaie nelle case del centro storico del paese con tutti i loro segreti e trucchi gelosamente custoditi.

Inoltre nelle venti postazioni si farà coppia con uno chef ed un fornaio, accompagnandoci all’interno della propria cultura, la propria terra, i propri dialetti in piatti esclusivamente a base di pane, con il privilegio di apprezzarne la storia e il gusto.


Nel corso della tre giorni dedicata al grano e al pane spazio a dibattiti e talk nel SALOTTO LETTERARIO condotto da Pino Aprile per valorizzare l’identità culturale e colturale del Sud e porre il focus sull’arte dell’impasto con ospiti, fra gli altri, Stephanie Swane (Parabere Forum) una delle massime esperte della materia.


Durante GRANI FUTURI 2018, lunedì 18 giugno alle 9.30 in Contrada Le Matine a San Giovanni Rotondo, sarà possibile assistere alla mietitura del grano, come si faceva una volta e come si fa oggi. Una vera e propria arte, fatta di gesti sapienti e tradizioni.


GRANI FUTURI ANTONIO CERA E IL SUO TRIDENTE

 

Sapori antichi. GRANI FUTURI

Durante la tre giorni di Grani Futuri , domenica 17 giugno alle ore 12 al Mercato coperto “La Chiazzetta” in San Marco in Lamis, si svolgerà l’attesa “Gara del Pancotto”.

GRANI FUTURI: e la Cena di Pane

la Cena del Pane, con la partecipazione di chef stellati (italiani e stranieri) e fornai. Ogni piatto, dall’aperitivo al dolce, è una interpretazione del pane come ingrediente protagonista, esattamente come si farebbe per un piatto di pesce o di carne.

La Cena del Pane si svolgerà lunedì 18 giugno in una delle masserie dell’Opera di Padre Pio, a San Giovanni Rotondo, con raccolta fondi a favore dei bambini dell’Oncologico di Casa Sollievo.

Il pane dunque, segno patrimoniale e culturale, modello e alimento che accompagna la storia dell’uomo da sempre, dalla coltivazione dei semi, alla raccolta, alle diverse tipologie di cereali, alla loro differente cottura fino al suo consumo in stretta relazione con la natura.

 

Joia di Pietro Leemann; Il Cambio Menù Primaverile

Pietro Leemann è lo chef che equivale concisamente all’equilibrio interiore applicato alla cucina, l’energia del cibo diventa sinonimo di amore nei suoi piatti, in una continua ricerca che celebra la filosofia vegetariana e vegana ricca di sapori inediti, sani e soddisfacenti.


Pietro Leemann è lo chef che equivale concisamente all’equilibrio interiore applicato alla cucina, l’energia del cibo diventa sinonimo di amore nei suoi piatti, in una continua ricerca che celebra la filosofia vegetariana e vegana ricca di sapori inediti, sani e soddisfacenti.


Come ad ogni cambio di stagione la comparsa della primavera è portatrice di novità, e il Joia di Pietro Leemann ci reclama la celebrazione del nuovo menù presentato il 29 marzo.

“Il nuovo menù è un connubio di tradizione e innovazione, grandi classici, architettura, colori, forme e consistenze che danno vita a piatti sempre in chiave vegetariana e vegana, che nutrono la mente e lo spirito.

Il menù si sviluppa sempre con tre percorsi di degustazione “La Scoperta, l’Enfasi e lo Zenith”, in abbinamento alle “degustazioni di vini’ sapientemente selezionati dal direttore Antonio di Mora.


Il menù ‘à la Carte’ presenta 4 antipasti alcuni Icon Dish di Pietro Leemann: “ Di non solo Pane vive l’uomo”, un punto di vista culinario singolare della tradizionale panzanella. Verdure croccanti e cuore di cannellini al wasabi è il piatto più autorevole della primavera vale a dire; il “Wild” una danza gioiosa di erbe selvatiche personalmente scelte dallo Chef. Il classico pesto di avocado e i pregiati asparagi bianchi di Federica Baj, in un guazzetto dalle note acide che diventano la colonna portante di questo nuovo menù.

Si continua con la sezione ‘Zuppe’ dove troviamo l’immancabile “Omaggio a Gualtiero Marchesi “Verso quell’orizzonte”, uno speciale gazpacho di piselli servito tiepido.

Scopriamo cosa si cela dietro i piatti, che rimangono sempre proposte sovrane del legame con la tradizionale cucina italiana.‘L’ombelico del mondo’ si veste di primavera rielaborato mantiene sempre una dualità nella cottura del riso, divenendo quindi una sorta di unione tra Oriente e Occidente.



 

 

“ la Rosa che non colsi” sapori arabi della affascinante Marrakesh , uno speciale cous cous fatto in casa.

La tradizione italiana prosegue con una speciale lasagna di grano saraceno nel ‘Paesaggio interiore’ e con i classici ravioli, farciti di sugo alla Napoletana per “Perseveranza”.

La sezione secondi omaggia il “Sol Levante”, con la creazione di uno speciale Tofu al sesamo in un matrimonio perfetto con vedure di stagione al vapore e stimolanti contrasti. “Anima Mundi” è un tortino di patate, lenticchie e ortiche, strati golosi e croccanti con le erbe dell’orto sinergico, il contrasto di due salse colorate all’harissa e arachidi e uno speciale caprino di mandorla.

Nella versione vegetariana troviamo poi altri due piatti iconici“ Sotto una coltre colorata”, dove spicca la nota affumicata, e la “Relazione Privilegiata” in cui tornano protagonisti i pregiati asparagi bianchi di Federica Baj, oltre all’introduzione di spinaci novelli cotti al barbecue in un contrasto di sapori mediterranei.

La carta dei dolci e la selezione di formaggi sono tutti a caglio vegetale e serviti con mostarda di barbabietola, miele di fiori, composta di rabarbaro e il pane delicatamente speziato.

“Gong” nella sua esplosione di sapori, “Cinque Minuti” in cui la nota del cioccolato si sposa con l’acidità del mirtillo e della tartelletta di limone. “Macondo”, un rinnovato pavé di cioccolato e nocciole biodinamiche, accompagnato da salse di mango e di more di gelso, il meraviglioso dolce non dolce “Pomo d’oro” in cui le note acide del pomodoro incontrano uno specialissimo sorbetto al basilico.

Il dolce del rabarbaro, una speciale new entry dedicata ad un altro maestro caro allo Chef Leemann, Angelo Conti Rossini in “Ricordando Angelo”, con uno speciale clafoutis caldo di ciliegie dalle note speziate, con cedro, cannella, gelato di noci e gelato al vin Santo.


La cucina del Joia è il riassunto di una cucina creativa secondo l’alta cucina naturale, cuoco premuroso e passionale, cresciuto con l’amore per la terra e la natura ha avuto due grandi Maestri alle spalle Angelo Conti Rossini e Gualtiero Marchesi. Nel 1996 diventerà il primo ristorante vegetariano gourmet insignito con la prestigiosa stella Michelin, rimanendo l’unico ristorante stellato Veg in Italia.


“Pietro Leemann è uno sguardo sincero verso il sentimento per il cibo”.

 

http://Joia restaurant Pietro Leemann

Via Panfilo castaldi, 18 02 2049244

[email protected] www.joia.it

Daniel Canzian: Atmosfere Nuove Che Profumano Di Gusto

La purezza in cucina è un viaggio di andata e ritorno in grado di mantenere la tradizione al di sopra di ogni sperimentazione, l’estrazione di una filosofia culinaria coerente col tempo che passa.

Verso la purezza; è una scelta e un percorso che Daniele Canzian ha sempre adottato e amato, chiaramente nasce tutto dalla cucina. La sua visione di candore in cucina.

 


Daniel Canzian ph. Maurizio Tosto

 

 


Le ore più belle si consumano a tavola, e Daniel Canzian ci regala momenti di pura passione culinaria, la cucina dello chef parla d’amore per la tradizione, curata ai minimi dettagli, senza stravolgere assemblaggi ed equilibri che non siano tipici del territorio.


La purezza in cucina è un viaggio di andata e ritorno in grado di mantenere la tradizione al di sopra di ogni sperimentazione, l’estrazione di una filosofia culinaria coerente col tempo che passa.

Verso la purezza; è una scelta e un percorso che Daniel Canzian ha sempre adottato e amato, chiaramente nasce tutto dalla cucina. La sua visione di candore in cucina.

Il valore primario dello chef è ciò che offre il nostro territorio lontano da tecniche non tramandate dalla nostra cultura, l’armonia per i prodotti italiani lo portano sempre a riabilitare gli stessi, ad esempio gli sciroppati o i sottaceti, in una chiave squisita.



 

 

 

 

Daniel rinvigorisce i suoi ideali in cucina, con un nuovo restyling dello spazio, affidato a delle professioniste scenografe, e un team di sala competente e in grado di offrire un servizio sempre efficiente. Nel loro progetto hanno voluto ricreare uno spazio che riflettesse il mondo di Daniel: materiali naturali, ispirati dall’orto, dal contatto con la terra, che richiamano il sapore di un ricordo e la ricchezza dalla semplicità.


Daniel Canzian – pescatrice in crosta

Il Maître di sala è Giusy Chebeir, che gestisce un servizio energico, efficiente e spontaneo. La carta dei vini si allinea alla filosofia del ristorante, non seleziona nomi blasonati ma etichette di sostanza.

Il diritto di tappo, rimane sempre un valore aggiunto che permette agli ospiti di portare da casa la bottiglia che preferiscono.


Daniel-Brodetto vivace ai frutti di mare
La marcia in più

Canzian si reca personalmente al mercato dove il contatto diretto con i fornitori gli permette di prendere accordi affinché al ristorante entri solo ciò che rispetta i suoi canoni, quindi tutto ciò  deriva da agricoltura non intensiva. Quaranta piccoli fornitori esclusivamente con materie prime locali o dell’area del Mediterraneo.


 
 Il progetto di restyling è stato affidato allo Studio di Set & Interior Design di Francesca Pedrotti e Alice De Bortoli, scenografe professioniste, docenti Naba, responsabili delle scenografie di numerosi e prestigiosi progetti teatrali.

 

Daniel

via Castelfidardo, 7
20121 Milano
T. +39.02.63793837

“La Palta” Isa Mazzocchi

Da brava fatina gourmet Isa Mazzocchi ha un occhio di riguardo davvero legato alla tradizione Emiliana, sono piatti belli da vedere, concretezza delle materie prime, ben studiati, il vostro palato ricorderà allungo i sapori di Isa, e dopo aver assaggiato le sue proposte non potete che darmi ragione.

La Palta ( Isa Mazzocchi)

Se vi trovate a Piacenza e non sapete dove mangiare per essere certi di non sbagliare ecco un indirizzo che abbiamo sperimentato, una cucina gourmet di gran classe. Con la sua brigata di cucina Isa Mazzocchi ha creato un menu accattivante, sapori Emiliani dalle tendenze più avanzate, siamo al ristorante “La Palta”, una stella Michelin.


La Palta è a Borgonovo Valtidone nel Piacentino, un ristorante che vanta una storia solida, complice di un’eredità gastronomica da osteria tradizionale, portata avanti con fierezza dai genitori di Isa.

Oggi la vecchia osteria che Isa ha rivoluzionato nel suo ristorante a cambiato indirizzo spostandosi sempre all’interno del suggestivo paesino di Bilegno. I pilastri della professionalità rimangono immutati, l’accoglienza, l’affabilità e il rispetto per questo lavoro li rendono una famiglia, ed è proprio la conduzione familiare che li rende affiatati ed unici. Scopriamolo.

La filosofia di Isa Mazzocchi si traduce in una grande semplicità, poche regole che le permettono di creare una cucina leggera con sapidità delicata, pochi ingredienti capaci di stuzzicare il palato favorendo uno stile di gusto familiare.



 

Le stagioni e il territorio favoriscono ottime materie prime da utilizzare, Isa Mazzocchi ha una grande capacità di associare il suo lato artistico direttamente sul piatto, forme geometriche, colori allegri, consistenze che affascinano. Il suo mantra è: “Se l’imperfezione è la massima espressione dell’arte allora la cucina, con la sua caducità e l’intensità dei suoi sapori, ne è una delle più alte realizzazioni”.

Tra una portata e l’altra vi sembrerà di essere all’interno di un viaggio alla scoperta di tante sensazioni, tutto è perfetto elegante e senza eccessi, così sentirete tutto il profumo dell’Emilia.


 

Cappelletti al prezzemolo con crema di patate affumicate e caviale

Lasagnetta di rape rosse

 


 

 

 

Qualche curiosità

La chef si distingue nel panorama gastronomico italiano e diventa la protagonista di Cucine D’Italia su Gambero Rosso Channel. Docente esterna e relatrice in vari festival, nel 2011 arriva la Stella Michelin e in The Best Femal Chefs Isa si classifica tra le migliori dieci chef donna del Nord Italia.


 


Conclusioni

Da brava fatina gourmet Isa Mazzocchi ha un occhio di riguardo davvero legato alla tradizione Emiliana, sono piatti belli da vedere, concretezza delle materie prime ben studiati, il vostro palato ricorderà allungo i sapori di Isa, e dopo aver assaggiato le sue proposte non potete che darmi ragione.

 

(Massimo Gelati ha contribuito alla realizzazione di questo articolo)

Ristorante La Palta
29011 Borgonovo Val Tidone (PC)
Località Bilegno, 67
Tel. 0523 862103
Chiuso il lunedì
Sito internet: www.lapalta.it
E-mail: [email protected]

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella cucina del Ristorante Tre Cristi

La cucina di Dario Pisani si traduce nella creatività obbiettiva, i suoi piatti parlano di energia ed emozioni, vanitosi e diretti al palato.

I Tre Cristi Restaurant può diventare il vostro punto di riferimento a tavola, a dare sprint alla cucina troviamo il giovane chef Dario Pisani, napoletano di provenienza e nuova punta gourmet del quartiere futurista di Porta Nuova Varesine a Milano.

 


Con Dario Pisani in cucina il gusto ampio della tradizione è sempre a portata di forchetta, ovviamente tutte le portate hanno l’innovazione e la sapienza di uno chef che ha appreso la sua arte dai migliori; 3 anni da Enrico Crippa al Piazza Duomo di Alba, gli ha tramandato la rilevanza del bello in un piatto, Carlo Cracco a Milano, dove ha forgiato la disciplina che comporta lavorare in cucina in sinergia con il resto della brigata, allievo di Gualtiero Marchesi al Teatro alla Scala, ha appreso il sentimento e il rispetto per la materia prima che si riassume in un   piatto.

Materie prime di qualità che si uniscono all’anima dei profumi mediterranei, non passa inosservata l’abilità di rendere i suoi piatti seducenti, l’equilibrio dei sapori si fonde all’estro estetico dando così il risultato caratteristico da portata gourmet.

Non solo piatti creativi nulla è trascurato la pasta fresca e il pane sono rigorosamente fatti in casa non si rinuncia all’animo familiare.

Siamo stati ospiti da Dario Pisani che ha presentato il suo menu stagionale partendo da un amuse-bouche di ottima fattura, Canapè di semola con baccalà mantecato e polvere d’alloro, un sapore delicato e per niente scontato.

Qui vi elenco le varie proposte degustate

Il Risotto affumicato con gamberi e limone candito è uno dei piatti signature di Pisani un omaggio alla sua terra, un piatto dove i sapori del luogo si legano esprimendo in bocca il mare, si sentono i forti legami con la terra, si godono i profumi del limone e dell’affumicatura, il risultato è sincero.


Risotto affumicato con gamberi di Mazara del Vallo e limone candito

La Location è intima ed elegante, l’ambiente confortevole, studiato per valorizzare al meglio i 35 coperti.

Un team ha una singolare peculiarità sono tutti giovanissimi non superando la soglia dei 27 anni, in cucina troviamo; Davide Pisani chef, Simone Rocca sous-chef, Federica Russo restaurant manager e Monica Angeli esperta di vini.


Nella cucina del Ristorante Tre Cristi si lavora moltissimo e Pisani fin da subito ha dimostrato di avere grandi capacità e soprattutto una buona tecnica. Attento, premuroso, i suoi piatti sono in sintonia con determinazione e gusto.

Bravo Pisani.



Via Galileo Galilei, 5, Angolo Via Marco Polo, 20124 Milano MI

Formazione e Stage in Francia nel settore Pasticceria e Gelateria

Ti interessa fare uno stage in Francia nel settore della Pasticceria e Gelateria?

PARTECIPA AL PROGETTO VALE: invia la tua candidatua entro il 9 febbraio 2018 
scaricando il bando dal sito www.vale-interreg.net

IL PROGETTO
 

V.A.L.E. – Valore all’esperienza è un progetto transfrontaliero che coinvolge i territori di Torino e di Nizza, storicamente riconosciuti per la loro eccellenza nell’arte della pasticceria e gelateria.L’obiettivo di V.A.L.E. è formare professionisti dell’arte dolciaria capaci di valorizzare il territorio e di avviare attività di impresa, utilizzando i prodotti tipici locali e trasformandoli in prodotti artigianali di qualità.

L’originalità di V.A.L.E. risiede nella definizione di un profilo professionale transfrontaliero e nelle caratteristiche del percorso formativo, che coniuga artigianalità e innovazione imprenditoriale, valorizza l’esperienza personale e si integra con servizi specifici di supporto al lavoro e all’autoimprenditorialità.

L’approccio transfrontaliero agevola la contaminazione positiva tra le eccellenze dei territori, amplia le prospettive occupazionali e favorisce la modernizzazione delle produzioni locali, con ricadute proficue su tutta la filiera e sullo sviluppo delle aree coinvolte.

I partner del progetto sono esperti di formazione e di ricerca e innovazione nel settore agroalimentare, di creazione di impresa, di orientamento e servizi al lavoro.

 

OBIETTIVI SPECIFICI 

Costruire un profilo professionale transfrontaliero incentrato sulla valorizzazione di prodotti agricoli locali di qualità per progettare un percorso formativo professionalizzante nei settori di produzione dolciaria italo-francese di eccellenza, con il rilascio  di un’attestazione, riconosciuta sui due versanti;

Sviluppare un percorso formativo caratterizzato dall’uso delle nuove tecnologie, dall’apprendimento fondato sull’esperienza, dall’alternanza scuola-lavoro  e da una didattica laboratoriale e sperimentale per la formazione professionalizzante;

Supportare i partecipanti nell’identificare opportunità lavorative, sviluppare competenze di ricerca attiva del lavoro, favorire l’autoimprenditorialità attraverso servizi di informazione e sostegno alla creazione d’impresa

I RISULTATI ATTESI 

  • Messa in rete delle esperienze e promozione delle buone pratiche transnazionali;
  • Organizzazione di attività mirate di comunicazione;
  • Diffusione del progetto, attraverso il coinvolgimento sia di target group specifici, sia di un’ampia rappresentanza di destinatari (es: operatori di aziende, enti pubblici e privati);
  • Creazione di cataloghi delle diverse tipologie di attività produttive e di prodotto sui versanti italiano e francese (filiere della gelateria e della pasticceria);
  • Creazione di un inventario varietale locale della frutta, delle verdure e dei cereali utilizzati/utilizzabili in gelateria e pasticceria;
  • Promozione di strumenti e conoscenze a sostegno del reddito e per valorizzare agricoltori e piccoli artigiani locali; potenziamento delle competenze nell’ambito dell’organizzazione e cooperazione;
  • Creazione di un referenziale di mestiere e di un referenziale di formazione unici;
  • Articolazione di un servizio di individuazione, validazione e certificazione delle competenze del settore;
  • Realizzazione di 6 percorsi formativi innovativi destinati a 90 giovani e adulti, suddivisi tra il versante italiano e il versante francese;
  • Redazione di un documento, riconosciuto sui due versanti, che certifichi le competenze acquisite dai partecipanti;
  • Organizzazione di un servizio di Jobplacement, al fine di offrire ai partecipanti azioni per il rinforzo dell’occupabilità e per l’inserimento lavorativo;
  • Supporto alla creazione di nuove imprese, solide e consapevoli

La Festa delle Emozioni al Cottolengo di Torino

Nella vita tutti cerchiamo emozioni come l’Allegria, amata dal Santo Cottolengo che voleva “vedere la gente allegra” e la Speranza di un cambiamento di vita.

La festa delle Emozioni a Torino (Cottolengo)La Festa delle Emozioni offre, a tutti coloro che vorranno partecipare, tre giornate all’insegna di workshop, incontri e presentazioni ispirati a ciò che ci rendere più “vivi”: LE EMOZIONI.

Solidarietà, musica, arte, teatro, letteratura, cultura, politica, innovazione, alimentazione, natura … e molto altro ancora.

Grandi artisti e nomi illustri del panorama nazionale ed internazionale, in esclusiva sul palco della Piccola Casa in via Cottolengo 12 a Torino: Bruno Gambarotta (giornalista-scrittore), Felicia e Piero Chiambretti (showman), Sindaca Chiara Appendino, Presidente Regione Piemonte Sergio Chiamparino, Chef Baronetto, Maurizio Cheli (astronauta), Paola Rivetta (anchorwoman Tg5), Ugo Nespolo (artista) Bianca Atzei (cantante) … e uno speciale incontro con il Padre Generale della Piccola Casa Don Carmine Arice.

Ci aspettano anche spettacoli con artisti di strada, Mercatini di Natale con i manufatti artigianali realizzati nei laboratori occupazionali dai nostri ospiti: le “perle preziose” della Piccola Casa e gustosi punti ristoro a Km0. L’ingresso sarà ad Offerta.

I momenti clou:
Venerdì 1/12

– ore 15:30 Maria Latella Sky Tg24 (presentazione libro)
– ore 16:00 Bruno Gambarotta (presentazione libro)
Sabato 2/12

– ore 15:00 Chiara Appendino e Sergio Chaimparino (match sulle emozioni da “Primi Cittadini”)
– ore 18:00 Paola Rivetta (anchorwoman Tg5 Mediaset – Emozione oltre la Diretta)
– ore 21:00 Bianca Atzei da RTL102.5 ( artista musicale – concerto)
Domenica 3/12
– ore 11:00 Don Carmine Arice neo Padre Generale Piccola Casa Cottolengo (presentazione libro)
– ore 17:30 Maurizio Cheli (astronauta – Emozioni stellari)
– ore 19:00 Piero e Felicita Chiambretti

Le  scuole primarie sono invitate venerdì 1 dicembre (su prenotazione) a partecipare ai percorsi didattici sull’emozione di EssereUmani. Sabato 2 e domenica 3 laboratori aperti per tutti i bambini.

La Kermesse nasce come prezioso momento di incontro, condivisione ed importante sinergia solidale in aiuto al progetto socio-assistenziale “Family Cottolengo” dedicato agli ospiti storici e in difficoltà economica, per donare loro l’assistenza e la cura di cui hanno bisogno ogni giorno unito al senso di appartenenza proprio di una grande “famiglia”.

 

A Chieri la Pizza al Microscopio

Ci saranno anche divertenti esperimenti di scienza della pizza per bambini e genitori e gli autori firmeranno le copie. Seguirà rinfresco.

a cura di Isabella Castellano  

Questo libro si è rilevato differente da quanto avevamo immaginato e gli autori hanno saputo “semplificare” la scienza della pizza rendendo allo stesso tempo il testo leggibile e ricco di contenuti tecnico/scientifici interessanti.

Il testo illustra in maniera semplice e discorsiva come scegliere, utilizzare, riconoscere tutti gli ingredienti che compongono una buona pizza (acqua, grano, farina, lievito, sale, olio, pomodoro, mozzarella) con interessanti riferimenti storici, chimici, fisici e tante curiosità.

Il libro è fornito anche di pagine relative alla cottura, agli allergeni, al protocollo HACCP, alle intolleranze alimentari, al concetto di biologico e molto altro.

 

Abbiamo rivolto alcune domande agli autori.

Cosa vi ha portato a realizzare questo libro? 
La passione per la divulgazione della scienza,  innanzitutto. E la ricerca di nuovi modi per diffonderla: la nostra scelta è caduta sulla pizza. 

Come mai la scelta di questo nome?
E’ un’idea della casa editrice,  che noi abbiamo accolto in quanto fa capire che il nostro non è un libro di ricette,  ma di divulgazione scientifica. 

Chi maggiormente ha influenzato le vostre curiosità sulla pizza?
In principio è stato un lavoro ad un progetto di pizza e scienza, poi soprattutto l’incontro (sia virtuale che reale) con la comunità dei pizzaioli. 

Qual è stata l’esperienza più significativa della vostra carriera? 
Se ci riferiamo al libro,  è stata la scoperta di Gravità Zero nel 2008. Da allora ad oggi io e Luigina Pugno abbiamo scritto più di 300 articoli e ci sembra che il nostro viaggio nella scienza sia appena cominciato. 
Più recentemente per noi è stato molto importante partecipare al Festival della Scienza di Genova e al Festival della divulgazione di Potenza. Sono stati fonti di arricchimento culturale e sociale. 

Quali sono le principali difficoltà che avete incontrato con il libro? 
A pensarci ora, le difficoltà sembrano dimenticate. Ma non è stato facile selezionare e procurarsi le fonti,  ideare la struttura,  coordinarsi, scrivere in modo semplice ed eseguire tutti gli esperimenti per il set fotografico. E poi il lavoro più impegnativo è quello che comincia dopo che il libro è stato pubblicato. 

Quale istruzione avete ricevuto per arrivare a questo punto della vostra carriera? 
Io ho una formazione economica e matematica,  mentre Luigina Pugno è una psicoterapeuta che però ha lavorato molto nel settore delle guide turistiche. Direi che nel nostro caso il denominatore comune è stato Gravità Zero, la passione per la scienza e la divulgazione per non addetti ai lavori.

Qual è il vostro consiglio a giovani aspiranti cuochi? 
Rinviamo al futuro la risposta. Il nostro proposito è scrivere altri libri sul tema “cibo al microscopio“, che è anche il nostro nuovo blog. Poi risponderemo.

 

 

 

Walter Caputo ha un diploma universitario in Amministrazione Aziendale, con specializzazione in Finanza. È laureato in Economia e in Scienze Statistiche. In varie scuole insegna sia materie scientifiche che economiche. Come formatore si occupa di scienza, economia e sicurezza sul lavoro, soprattutto alimentare, rischio chimico e cancerogeno, rischio biologico e HACCP.

Luigina Pugno è psicoterapeuta cognitivista e sessuologa clinica ed ha insegnato psicologia, antropologia e sociologia, ha lavorato per diverse case editrici italiane.

Consigliamo la lettura di questo libro a tutti gli appassionati di questo celebre alimento, ai pizzaioli professionisti, alle scuole di formazione e dato che il libro è scritto con un linguaggio semplice, soprattutto ai genitori per trascorrere del tempo con i loro bambini, divertendosi a preparare divertenti piatti.

il sito web della Libreria Mondadori di Chieri www.mondadorichieri.it

il sito della Feltrinelli editore con la presentazione del libro www.feltrinellieditore.it/opera/opera/la-scienza-nella-pizza/

Per altre informazioni il blog degli autori è: https://ciboalmicroscopio.blogspot.it