Avrai

Avrai caviglie gonfie, un gran pancione e passerai mesi a letto senza poterti muovere.
O forse starai benissimo, piena di energie e farai sport fino all’ultima settimana.

Avrai un parto lungo, doloroso ed estenuante.
O forse con due spinte lo metterai al mondo.

Avrai ragadi, la montata che non arriva, lo stress delle aggiunte, mentre ti chiederai cosa stai sbagliando.
O forse si attaccherà subito e ti sembrerà tutto così naturale, la cosa più semplice del mondo.

Avrai notti insonni, continui risvegli da gestire, momenti in cui penserai di non farcela.
O forse dormirà beato tutta la notte senza problemi.

Avrai pappe che volano per aria, che finiscono dappertutto tranne che nella sua bocca, ti chiederai se starà bene mangiando così poco.
O forse sarà un mangione che chiede il bis e alla fine avrà un pancino tondo tondo che si intravede dalla maglietta.

Avrai un inserimento tragico all’asilo, piangerà tutte le mattine per un mese intero e ti si spezzerà il cuore a doverlo lasciare.
O forse ti lascerà subito la mano per andare a giocare senza nemmeno salutarti.

Avrai un piccolo terremoto che non starà mai fermo, che vorrà correre, saltare arrampicarsi e perderai dieci anni di vita ad ogni sua bravata.
O forse sarà calmo e pacato, amerà star seduto a colorare, ad ascoltarti mentre leggi una storia, cercherà timoroso la tua mano prima di muovere un passo.

Non c’è modo di sapere prima cosa ci aspetterà. E per ognuna di noi sarà diverso, ognuna con le proprie difficoltà, ognuna col proprio percorso, perché nessuna ha lo stesso bambino, nessuna ha lo stesso cammino.
(Lucia Falbo)

Questo articolo è tratto dalla pagina Facebook “La filosofia di Lucy“.