Consulenza familiare dell’Assistente sociale e Mediazione familiare

La figura professionale dell’Assistente sociale, tutelata dall’Albo di appartenenza, e la figura del Mediatore Familiare rivestono due ruoli con modalità operative, formazione, strumenti tecnici spesso diversi. Tuttavia si pongono obiettivi comuni come: l’accompagnamento delle famiglie nelle controversie verso un percorso durante il quale ognuno potrà sentirsi riconosciuto dall’altro, nei propri bisogni, paure, ansie ed aspettative.
La consulenza familiare condotta dall’Assistente sociale ha come obiettivo principale quello di fronteggiare al meglio problematiche socio-familiari, mediante:
– strategie socio legali con l’avvocato che ha in carico i soggetti-attori (coppie/famiglie);
– rapporto con eventuali servizi sociali coinvolti;
– orientamento sociale in caso di separazione conflittuale, demandando ad altri servizi (quali il mediatore familiare stesso o lo psicologo, ad esempio) ove si ravvede la necessità.

Il ruolo dell’Assistente Sociale è quindi più complesso e ha confini meno limitati. Sovente l’incarico parte su segnalazione del giudice, dell’avvocato o di altri organi quali la scuola o altri componenti della famiglia. L’attività svolta è principalmente di tipo valutativo in quanto vi è la necessità di relazionare alla Procura o al Tribunale per i Minorenni e per questo sono indispensabili strumenti di cui dispone questo professionista quali il colloquio e la visita domiciliare.
L’Assistente Sociale ha una duplice funzione: d’aiuto e di controllo. Sebbene i due interventi non sempre coesistono, è opportuno immaginarle come due azioni che a volte viaggiano parallele, che di tanto in tanto si intersecano e a tratti si sovrappongono per poi distanziarsi nuovamente, mai dimenticando la centralità della persona, unica ed irripetibile oltre che titolare di diritti e di infinite risorse.
Concludendo, appare necessario evidenziare l’importanza di entrambi i ruoli come strumenti di promozione di una cultura in cui il conflitto, familiare e non, non viene ignorato, ma affrontato e trasformato in un’occasione di riflessione, crescita e conoscenza reciproca.

Dott.ssa Chiara Moliterni

Studio Legale Franzetta Dassano

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