Il nuovo (d)anno di Valentina

 

Come avrete capito, torno a parlare di Valentina Tomirotti. La blogger mantovana ha scritto ieri, sul suo profilo Facebook, una fantastica testimonianza di gambe disabili. 

Non è vero che chi è seduta non cade o non si fa male. Sono appena sta raccolta come quando cade uno straccio. Sono caduta in macchina, dalla carrozzina mentre ero passeggera. Chi è disabile può chiedere l’esonero delle cinture di sicurezza e nel mio caso, viste le mie misure, è un dovere farlo o sarei morta al 1º tamponamento cavolata. Questa mattina non l’avevo messa, chi guidava ha dovuto inchiodare e io sono planata cadendo dalla carrozzina e incastrandomi a terra tra il cruscotto e le ruote del mio mezzo. Ora ho una caviglia dolorante e pensando di essere zoppa, ho realizzato poi: “chissenefrega, tanto non cammino!”

#perdire

Valentina ha preso da tempo la patente e guida regolarmente con la sua supercar su cui può salire con la carrozzina, ma non perde la sua vena umoristica. I suoi #perdire non fanno sconti a nessuno, tanto meno a se stessa.

Se volete conoscerla meglio, non perdetevi il suo libro appena uscito per Mondadori Un altro (d)anno. Magari leggetelo con il sottofondo musicale di Malika Ayane che ne ha scritto la prefazione.

 

Eleonora, mamma Maura e i Pooh

In questi giorni la mia amica Eleonora non è stata bene.Ho così deciso di riproporre un post che ho scritto un po’ di tempo fa. Riguarda un evento molto emozionante per lei e spero di comunicarle ulteriore grinta rispetto all’aiuto della grande mamma Maura, diventata ormai una piccola star di Facebook. Eleonora Riggi, 50 anni, di Nettuno, è in carrozzina da quando era bambina. Da sempre fan dei Pooh, nel 2001 ha avuto una brutta polmonite, che l’ha ridotta in coma per più di un mese. È stata dura, ma ne è uscita, anche se, al risveglio, ha scoperto di non poter più piegare le gambe e di avere grosse difficoltà a muovere le braccia. Vinta questa a battaglia, con l’aiuto del suo caro amico Nicola e di una catena di solidarietà, attraverso il web, è riuscita a festeggiare nel migliore dei modi il suo ritorno alla vita, assistendo ad un concerto dei Pooh, addirittura all’Olympia di Parigi. Dal viaggio e dall’incontro con i suoi idoli è nato addirittura un film documentario La strada verso Olympia, che la dolce Eleonora cerca di portare in giro per l’Italia, per raccontare della esperienza e della battaglia sui diritti dei disabili. L’opera è stata curata da tre giovani registi indipendenti, Michele Bizzi, Claudia Di Lascia e Federico Monti. Abbiamo raccontato le emozioni – hanno detto tempo fa in una intervista a Famiglia Cristiana – Ecco perché si è scelto di farlo camera alla mano, vicini alle sensazioni, alle paure ma anche alla meraviglia della scoperta dell’inatteso, fino all’incontro con i Pooh nel mito del teatro Olympia di Parigi. Lì tutta l’energia si è fatta scintilla e le braccia di Eleonora, fino ad allora prive di forza, si sono alzate al cielo.

 

Complimenti a Domenica in che parla liberamente di malattia mentale

Cliccate qui  riascoltare la famosa sigla degli Oliver onions, dello sceneggiato Sandokan di Sergio Sollima, che ha fatto  conoscere Kabir Bedi al pubblico italiano.

L’attore si è aperto on molta serenità all’intervistatrice Mara Venier. Ha parlato dell’India della sua esperienza di attore, i molti film girati a Bollywood, l’avventura esperienza che lo ha portato ad essere scelto da Sergio Sollima per interpretare l’eroe salgariano. 

Le domande sono poi passate alla sua vita privata e la Venier con delicatezza, ha condotto a parlare del suo dramma personale. Negli anni novanta infatti l’attore ha perso il figlio ventiseienne Siddharth. Il ragazzo, che soffriva di schizofrenia, si è suicidato, nonostante gli sforzi compiuti dalla famiglia per seguirlo e prevenire quel triste epilogo. Kabir Bedi si è molto soffermato sulla sofferenza provata e sulla sua esperienza di genitore di un figlio affetto da una patologia psichiatrica. 

Sono sincera  mi sono emozionata! Vedere che nella televisione italiana, nei programmi di intrattenimento, si comici a parlare anche di disabilità fisica e  malattia mentale, è un vero sollievo. 

Finalmente sono stati compiuti dei reali progressi verso l’inclusione e la civiltà.

In Un posto al sole, é comparsa una sedia a rotelle…mi raccomando non demonizzatela!

Oggi sposto l’interesse del mio occhio indagatore dalla realtà alla fiction. In particolare mi sono concessa il piacere di raccontare una storia di gambe disabili, provenienti da Un posto al sole. Questa serie tv va in onda con grande successo su Rai Tre. È stata una delle prime soap opera italiane ed è interamente ambientata a Napoli. Devo confessarlo. Amo moltissimo questa serie. Anche perché gli autori adattano le trame all’attualità e cercano di parlare spesso di tematiche sociali importanti. Nelle ultime settimane si è parlato con delicatezza e serietà di violenze domestiche ora è stato toccato il tema della disabilità, dell’uso della sedia a rotelle e della riabilitazione. 

Come potete vedere cliccando qui.Il protagonista della storia è l’invincibile Franco Boschi. La scelta è molto azzeccata perché può fare capire meglio come la disabilità possa entrare nella vita di chiunque, indipendentemente dalla sua prestanza fisica. Però cari sceneggiatori non create troppo ildramma intorno alla sedia a rotelle! Quell’ausilio, per noi disabili diventa spesso un fantastico mezzo di libertà! 

“A disabilandia si tromba” e il disabile “stracciapalle”

Oggi ho scelto di parlare ancora di Marina Cuollo e del suo libro graffiante A Disabilandia si tromba a cui ho dedicato un post lo scorso dicembre. Ho infatti trovato in rete due video ironici della brava Marina, leggeri, ma non troppo! 

Cliccando su queste righe, potrete invece vedere un video fresco di pubblicazione in cui Marina imita addirittura Piero Angela!

 

 

 

 

Dieci indomiti animali che usano il deambulatore

 

Le mie scorribande su youtube sono spesso molto fruttuose. Questa volta ho trovato la delicata storia di un gruppo di valorosi animali che si muovono col deambulatore. 

Gli animali disabili appartengono a svariate specie. In questo post vi racconto alcune loro storie. Troviamo Holly l‘alpaca, che è nata prematura con la spina bifida. Con un regime intensivo di terapia fisica inclusi agopuntura e il massaggio, è stata in grado di acquisire una certa mobilità. Holly usaera un deambulatore su misura.

Rosie, la cerbiatta, vittima dell’attacco di un cane, che le fece perdere l’uso delle zampe posteriori. Dopo l’incidente e fino ad oggi Rosie si sottopone a fisioterapia con la speranza di aumentarne la  mobilità.

Estella, la porcellina,  abbandonata in una strada dal suo precedente proprietario. Era paralizzata dalla vita in giù, un trauma che si sospetta sia stato causata da qualcuno o qualcosa che ha compresso il suo busto con eccessiva forza.

Blade, la tartaruga, vittima di una patologia ossea debilitante causata dalla carenza di minerali come il calcio e la vitamina D. La malattia rese quasi impossibile per Blade muoversi sotto il peso del suo enorme guscio. Con l’uso di un pattino a rotelle costruito con le parti di Lego, il suo proprietario è stato in grado di alleviare la pressione sulle sue gambe e consentire a Blade la mobilità necessaria per condurre una vita felice e attiva.

Flipper la gatta, nata con una spina dorsale contorta che l’ha resa incapace di camminare. Era così costretta a trascinarsi da un posto all’altro. I veterinari ritengono che questa condizione potrebbe essere  curabile. Nel frattempo un gruppo di studenti ha costruito a Flipper, un carrellino per aiutarla a muoversi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Reddito di cittadinanza e disabilità: una presa in giro

Il reddito di cittadinanza non considera i disabili dei cittadini come gli altri! Andrea De Chiara lo spiega in un video.

Per approfondimenti consultare

http://www.fishonlus.it/2019/01/18/reddito-di-cittadinanza-la-bufala-della-disabilita/

 

 

 

 

 

 

Iniziate mille diete e non le portate mai a termine? Ho il libro giusto per voi!

Credo di avere trovato il libro giusto per me e per le mie care gambe, che ho sempre bistrattato e trascurato, considerandole poco attraenti. É un libro che fa ridere, ma anche pensare, parlando di diete ed accettazione del proprio corpo. Aiuta la riflessione anche la delicata prefazione di Catena Fiorello. Sto parlando di Le ho provate tutte – Storia di diete e di iinsuccessi, di Patrizia Caldonazzo, Undici edizioni. L’autrice, che lavora in Rai come redattrice della trasmissione Mille e un libro di Marzullo, racconta tutti gli sforzi fatti dall’adolescenza fino ad oggi per rincorrere  il fantasma della forma perfetta. Patrizia, Papy per gli amici, è come me, una ragazza degli anni Ottanta e mi sono completamente ritrovata nel suo immaginario. Esilaranti sono i passaggi, che riguardano Wanna Marchi e la tristemente famosa crema scioglipancia. Mi ricordo che, a quel tempo,  lavoravo in una televisione locale, che mandava regolarmente in onda i video promozionali della signora Marchi e della figlia e Papy mi ha fatto fare un salto in quegli anni pazzeschi di vendite e truffe televisive. Il libro è esilarante e denso di una fantozziana, caustica autoironia e l’autrice non ha paura di raccontarsi e mettersi a nudo su aspetti personali come il rapporto col cibo. Papy ha il mondo dello spettacolo nel sangue e lo dimostra da come ha orchestrato i racconti. Il volumetto infatti, è quasi pronto per diventare un monologo teatrale. Tra i siparietti che che propone, il mio preferito è sicuramente quello dei clisteri di caffè, durante un weekend romantico, ma vi consiglio di leggerli tutti perché ne vale davvero la pena!

Le zampette nuove del cane Piedino

 

Quando ho visto casualmente su youtube, il video che raccontava le vicende del cane Piedino, ho deciso subito di inserirla nel mio blog perché era una fantastica storia di gambe! Protagonista dell’avventura è la volontaria siciliana Maria Giammona, che ha trovato un cucciolo di cane con tutte e quattro le zampe mangiate dai topi. Non poteva camminare, né nutrirsi e rischiava di morire. Maria però si è ribellata a questo destino. Ha indetto una raccolta fondi ed è riuscita raccogliere il denaro necessario a far operare il   cane, che ha chiamato Piedino per le sue fantastiche zampette artificiali!

Q

Comprate Avventure semiserie delle mie gambe e riceverete una sorpresa

Mentre sto lavorando per realizzare la sua traduzione in lingua inglese, vi ricordo che Avventure semiserie delle mie gambe è anche un libro. In occasione della primavera vi invito ad acquistarne una copia nell’edizione cartacea o in formato e-book. I primi cinquanta acquirenti, che potranno dimostrare l’acquisto riceveranno un omaggio a sorpresa! Vediamo se i bei video realizzati da Mariagrazia Talarico riusciranno a convincervi!