La nuova legge quadro del Piemonte per gli interventi regionali in materia di sviluppo agricolo, agroalimentare, agroindustriale e rurale

 A quasi quarant’anni dalla legge  “Interventi regionali in materia di agricoltura e foreste”, il Consiglio regionale ha approvato, a inizio gennaio  la nuova legge quadro per gli interventi regionali in materia di sviluppo agricolo, agroalimentare, agroindustriale e rurale.
Il riordino delle norme ha comportato l’abrogazione di 35 delle 45 leggi vigenti, oltre a cinquanta articoli in materia, contenuti nei vari provvedimenti regionali. La legge, con le relative abrogazioni, entrerà in vigore all’atto dell’approvazione del Bilancio regionale, in quanto attualmente è in vigore l’esercizio provvisorio.

Fra le principali novità della nuova legge quadro per gli interventi regionali in materia di sviluppo agricolo, agroalimentare, agroindustriale e rurale.

  • per assicurare la partecipazione delle parti economiche e sociali viene istituito il tavolo del partenariato agroalimentare e rurale;
  • il programma regionale degli interventi integrerà le politiche europee;
  • viene dato ampio spazio alla digitalizzazione e al suo ruolo innovativo per il settore;
  • viene istituita una “banca della terra” che permetterà l’uso agricolo dei terreni incolti nell’ottica della tutela del territorio dal dissesto;
  • si riconosce un vero e proprio ruolo di gestori del territorio per la prevenzione idrogeologica, la resilienza ai cambiamenti climatici, la conservazione dell’ambiente;
  • viene regolamentato con maggior rigore quali sono le attività definite di agricoltura sociale, riconoscendo le fattorie sociali e le fattorie didattiche; ingloba, adeguandola, la nuova normativa sugli agriturismi, e introduce una novità importante, quella del presidio di prossimità;
  • viene promossa una nuova visione delle politiche di valorizzazione della qualità, improntata a favorire lo sviluppo e la redditività delle imprese, le opportunità turistiche e multifunzionali, interesserà l’intero settore delle produzioni di qualità, con un nuovo ruolo per le Enoteche regionali, i distretti del cibo, le filiere agroalimentari;
  • viene posta attenzione viene posta a tutte le forme di tracciabilità delle produzioni, in un’ottica di trasparenza per il consumatore e di utilizzo di tutte le infrastrutture telematiche utili per snellire e rendere accessibili le informazioni;
  • viene tutelato il paesaggio agrario e rurale, che comprende manufatti come muretti a secco, piloni di pietra dei vigneti, siepi o filari di alberi con valore storico.

Il testo della Legge

Autore: Redazione

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