Regione Piemonte, i Comuni di Alice Castello e Borgo d’Ale, Agrion- Fondazione Ricerca Agricoltura piemontese e la Cooperativa Borgofrutta hanno organizzato a Borgo d’Ale un incontro sulla moria del kiwi nel Vercellese e in Piemonte.
Durante le stagioni estive 2015 e 2016 hanno fatto registrare temperature elevate e prolungate come non accadeva da decenni. Alcuni impianti di actinidia hanno iniziato a manifestare sintomi di disseccamento su alcune piante. Le zone più colpite in Piemonte sono state inizialmente quelle del Vercellese, Alice Castello e Borgo d’Ale in particolare, ma successivamente anche le zone fra Saluzzo e Pinerolo hanno evidenziato impianti completamente collassati.
Il bilancio a fine 2016 era preoccupante: 120 ettari distrutti ad Alice Castello e Borgo d’Ale e poco meno nel Saluzzese. I ricercatori di Agrion, hanno cercato di definire il quadro della situazione per provare a capire il problema. Il fenomeno è analogo a quanto si è verificato nel Veronese a partire dal 2012 dove oltre 1.200 ettari sono stati colpiti e in buona parte estirpati.
Si tratta di un problema fisiologico, su cui intervengono diverse cause: terreni compattati, temperature elevate che fanno traspirare molta acqua dalle grandi e tenere foglie dell’actinidia, mentre le radici in asfissia non riescono ad assorbire acqua e nutrienti. Bisogna restituire benessere all’apparato radicale, creando le condizioni di un terreno strutturato e drenato, dove le radici si sviluppino in simbiosi con consorzi microbici e micorrizici che ne favoriscano le funzioni.